Il Phnom Kulen National Park e le sue meravigliose cascate distano circa 50km da Siem Reap (1 ora e mezza / 2 ore in macchina).
Considerata dai Cambogiani la montagna più sacra della Cambogia, è un luogo molto popolare per i visitatori domestici durante i fine settimana e i festival, posto perfetto per fare un picnic e per passare la giornata con famiglia e amici.

Poco visitato dai turisti offre a noi fotografi diversi spunti, dalla foto di paesaggio al reportage e al ritratto. Per quanto sia un sito famoso per le meravigliose cascate le opportunità fotografiche sono molto varie. 

Phnom Kulen National Park

 

Panoramica dell’altopiano, composizione di 3 scatti

 

L’altopiano

 

Dai venditori di banane

 

Monaci buddisti in visita alle cascate

Cenni storici

Nell’antichità Phnom Kulen era chiamata Mahendraparvata, “Montagna di Indra, il re degli dei”.
Era una fiorente città delle dimensioni della moderna Phnom Penh e luogo di nascita dell’impero Khmer, dove il re Jayavarman II proclamò l’indipendenza della Cambogia da Giava nell’802. In seguito la capitale si trasferì prima Roluos e poi ad Angkor.

Sebbene conosciuta dalla gente del posto, l’antica città di Kulen oggi immersa nella giungla è stata formalmente riscoperta da degli esploratori nel 2012. Inizialmente con una spedizione il loco e successivamente dal cielo utilizzando la tecnologia laser LIDAR, Jean-Baptiste Chevance e Damian Evans hanno scoperto Mahendraparvata e diversi templi storicamente importanti, come Prasat O’Paong, che ha la forma di una piramide, con tre livelli e cinque torri, simili a quelle di Angkor Wat.

 

Mappa che mostra i nuovi assi principali scoperti di Mahendraparvata, confrontando la mappatura pre-lidar e post-lidar (fonte: Cambridge.org)

Le cascate

Le cascate di Phnom Kulen sono l’attrazione principale dell’altopiano. Le cascate principali sono due: la prima alta circa 4/5 m e larga da 20 a 25m (a seconda della stagione), e la seconda più spettacolare alta circa 20m e larga da 15 a 20m. E’ possibile fare il bagno e noleggiare pantaloncini da bagno e asciugamani per pochi soldi.

Se vuoi fotografare la cascata principale senza gente evita i week end e le festività, in quanto tutto il sito è “invaso” da famiglie cambogiane che vengono qui per rilassarsi. E’ inoltre più facile trovare meno gente nel pomeriggio, quando anche la luce è più favorevole.
Non dimenticare il cavalletto e i filtri ND!

 

Lunga esposizione con cavalletto e filtro ND

 

Giovani monaci alle cascate

La pagoda buddista

Phnom Kulen è un sito religioso da oltre un millennio. Siccome nell’antichità i Re dell’impero Khmer credevano e professavano l’induismo, l’area fu dedicata al dio Shiva: su tutto l’altopiano infatti si possono trovare sculture nella pietra arenaria di Shiva, alcune in ottime condizioni.

Successivamente la religione ufficiale diventerà il buddismo, e nel XVI secolo venne costruita la pagoda buddista di Preah Ang Thom su una collina, da cui oggi domina gran parte del parco. Famosa per il grande Buddha sdraiato lungo più di 8m scolpito nella roccia arenaria, ospita ogni giorno decine di pellegrini provenienti da tutta la Cambogia.

Per gli appassionati della fotografia di ritratto e di reportage è un posto decisamente interessante, dove si possono fotografare monaci e pellegrini. Ricorda sempre che si tratta di un luogo sacro e di rispettare la cultura locale.

 

Monaco buddista e tatuaggi Sak Yant

 

Monaco in attesa dei pellegrini

Kbal Spean

Situato in un’altra area dell’altopiano, Kbal Spean è famoso per i suoi bassorilievi scolpiti nel letto del fiume e per una piccola cascata.
I motivi dei bassorilievi sono principalmente centinaia di lingam (simbolo fallico del dio indù Shiva), raffigurati come protuberanze disposte in maniera geometrica che coprono la superficie in roccia arenaria del letto del fiume. Ci sono anche vari motivi mitologici indù, tra cui raffigurazioni degli dei Shiva, Vishnu, Brahma, Lakshmi, Rama e Hanuman, nonché diverse raffigurazioni di animali.

Raggiungibile dal parcheggio camminando per circa 30 minuti in un sentiero nella giungla, è un luogo spirituale venerato dal popolo cambogiano: si dice che l’acqua di Kbal Spean aiuti le coppie a concepire.

 

 

La cascata di Kbal Spean

Trekking sull’altopiano

Il Phnom Kulen National Park è davvero enorme, un vero paradiso per gli amanti del trekking. Ci sono migliaia di ettari di foreste inesplorate punteggiate da ruscelli e colline, oltre 30 grotte alcune delle quali esplorabili e che ospitano varie specie di pipistrelli in via di estinzione, decine di antichi monumenti e siti archeologici, bassorilievi, villaggi rurali, monasteri ed eremiti. Gli stessi siti possono essere visitati con motorini guidati dalla gente del posto.

Nota: se hai intenzione di fare trekking a Phnom Kulen, è imperativo che tu vada con una guida locale. I sentieri non sono chiaramente segnalati e in mezzo alla foresta è facile perdere l’orientamento. Al parcheggio della pagoda non sarà difficile trovare un nativo della zona come guida. 

 

 

Srah Damrei (“Lo stagno dell’elefante)

 

Antiche rovine nascoste nella giungla

 

Una famiglia di contadini

Ingresso e orari

Phnom Kulen si trova all’interno del Kulen National Park, che richiede un biglietto differente da Angkor: il costo è di $ 20 a persona e può essere acquistato sia a Siem Reap che alla biglietteria in loco.
I cambogiani possono entrare nel parco gratuitamente.

La strada per salire sull’altopiano è a senso unico: fino alle 11.00 si può solo salire, dopo solo scendere.

 

La cascata principale incorniciata dalle radici

Come comportarsi

Ricordati che questo è un posto molto frequentato dalle famiglie cambogiane.

Nella cultura cambogiana la maggior parte delle persone si veste in modo molto conservativo anche mentre nuota (con pantaloni e maglietta), quindi specialmente le donne dovrebbero evitare bikini o costumi da bagno. Un pantaloncino e una maglietta sono sufficienti.

Quando entri nei templi o nelle pagode, assicurati di rimuovere le scarpe e il cappello, come forma di rispetto. È inoltre importante indossare abiti che coprano le spalle e le ginocchia: ricorda che sono luoghi sacri, e come tali vanno rispettati.

Se vuoi approfondire leggi il mio articolo sulla “Fotografia di viaggio responsabile”.

Curiosità

  • Molte delle pietre usate per costruire i templi di Angkor provengono proprio dall’altopiano di Phnom Kulen. Sono tate trovate circa 50 cave di roccia arenaria e una rete di centinaia di canali che venivano usati per trasportare le rocce ad Angkor (circa 40km).
  • Mentre la maggior parte delle persone conosce la connessione tra il tempio Ta Prohm e il film Lara Croft: Tomb Raider, è meno noto che la cascata di Phnom Kulen fa una breve apparizione nel film. Dopo essere fuggita dalle statue viventi nel tempio Ta Prohm, Lara corre verso la cima della cascata (divertente visto che distano più di 40 km…) dove salta nello specchio d’acqua sottostante.
  • Anche l’acqua delle cascate è considerata sacra e ai Cambogiani piace imbottigliarla per portarla poi a casa. La fonte d’acqua sfocia nel lago Tonle Sap e si pensa che benedica le vie d’acqua di tutta la Cambogia.

La visita all’altopiano di Phnom Kulen e alle sue cascate sono nell’itinerario di alcuni dei miei workshop fotografici in Cambogia.

Se vuoi saperne di più clicca qui oppure mandami una mail.

Guarda gli itinerari dei Foto Tour in Cambogia

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