Ovviamente non si può visitare la Cambogia senza rendere omaggio ad Angkor Wat e alle rovine dei templi circostanti.
Angkor Wat è il più grande monumento religioso sulla Terra e una vera meraviglia del mondo, e non importa quante volte l’hai visto in fotografia, o ne hai sentito parlare: niente è paragonabile alla prima volta che vedi la famosa silhouette del tempio dell’alba.
Ma la Cambogia è molto più del suo sito più noto.
Mentre le rovine di Angkor parlano dell’illustre passato, il presente e futuro della Cambogia sono altrettanto allettanti per i viaggiatori e per noi fotografi, fuori dalle rotte turistiche e con itinerari disegnati pensando alla fotografia.
Qui di seguito la mia lista con i 10 motivi per cui non dovresti perderti un viaggio in Cambogia, sempre con un occhio di riguardo all’esperienza fotografica 😉
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1. La gente e i sorrisi
Alla fine di ogni tour chiedo spesso a clienti e amici quale ricordo del viaggio porteranno a casa con più affetto, e spesso la risposta è proprio la gente del posto, la semplicità, l’accoglienza e gli immancabili sorrisi.
Ospiti da una famiglia al villaggio galleggiante
I cambogiani sono persone molto gentili e spirituali, molto rispettosi delle loro tradizioni.
La stragrande maggioranza della popolazione pratica il buddismo Theravada.
Nonostante le estreme difficoltà incontrate alla fine degli anni ’70, il popolo Khmer è emerso più forte nel suo insieme. A ciò si aggiunge il loro spirito di accoglienza: i sorrisi sono ovunque e i visitatori sono accolti con una curiosità amichevole. Soprattutto nelle campagne dove il ritmo di vita è più lento, i cambogiani non esitano mai a farti sentire a casa.
La cordialità del popolo cambogiano
Prima di visitare il Paese dovremmo essere consapevoli delle usanze per rispettare la cultura locale. Ad esempio quando si visitano i siti dei templi o i monasteri buddisti si deve indossare un abbigliamento adeguato e avere un comportamento riverente.
2. Angkor Wat e i templi millenari
Sappiamo già che la più grande attrazione della Cambogia è senza dubbio Angkor Wat, il più grande monumento religioso del mondo dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1992. La struttura risale al 12 ° secolo e un tempo era al centro del glorioso Impero di Angkor.
La maestosità di Angkor Wat, qui all’alba
Risalente al 12 ° secolo, Angkor Wat era un tempo il centro del glorioso impero Khmer, un’impresa architettonica immensa per quei tempi, comprendente una serie di splendide strutture e monumenti religiosi ancora oggi immersi nella giungla. Ma non c’è infatti solo Angkor che da solo conta più di 70 templi: in tutta la Cambogia ci sono altri siti archeologici più o meno grandi, per un totale di circa 4.000 templi!
Gli enigmatici volti del Bayon, Angkor
3. L’affascinante cultura buddista, i monasteri e i monaci
Il Buddismo Theravada è la religione ufficiale in Cambogia (della Thailandia, della Birmania e dello Sri Lanka) praticata da circa 95% della popolazione. Tuttavia, il Cristianesimo e l’Islam sono attivi e popolari tra un gran numero di popolazione anche nella capitale e nelle province, mostrando un segno di crescita. Nelle zone più remote sono ancora presenti villaggi che praticano l’animismo.
In una pagoda buddista
La pagoda è il cuore della vita cambogiana e molti villaggi, paesi e città si sono sviluppati attorno a pagode particolarmente attive. La pagoda era tradizionalmente il luogo di educazione dei ragazzi e molti giovani cambogiani (generalmente quelli provenienti da ambienti poveri) ancora oggi abbracciano la vita monacale per un periodo compreso tra uno e dieci anni per beneficiare dell’istruzione fornita.
Giovane monaco
I festival religiosi in Cambogia sono altro motivo di interesse: Khmer New Year (in aprile) dove la gente porta offerte ai monaci nelle pagode e venera le statue del Buddha, o Pchum Ben (settembre/ottobre), la festa degli antenati, dove invece i cambogiani visitano le pagode portando doni e cibo agli antenati defunti fino alla settima generazione.
Festival religiosi
Durante i miei viaggi fotografici visitiamo molti monasteri e pagode buddiste, incontriamo e fotografiamo i monaci e le persone che li abitano.
Leggi i miei consigli sulla Fotografia di viaggio responsabile.
4. Il lago Tonle Sap e i villaggi galleggianti
Il cuore della Cambogia, il lago Tonle Sap è il più grande specchio d’acqua dolce del Paese. Circondato da cinque province, tra cui Siem Reap, le dimensioni del lago cambiano enormemente in base alle stagioni piovose e secche. Fondendosi con il fiume Mekong attraverso il fiume Tonle Sap, il lago fornisce risorse economiche per i villaggi che pescano nelle acque e coltivano la terra circostante fornendo cibo per gran parte della Cambogia.
Visita al villaggio galleggiante, stagione delle piogge
Da non perdere una visita a uno dei villaggi galleggianti situati ai margini del lago Tonle Sap, un’esperienza incredibile e un’opportunità unica per dare uno sguardo da vicino e fotografare la vita di queste famiglie che da generazioni vivono sull’acqua e si sono adattate perfettamente alla natura dell’ambiente in cui vivono. Case, mercati, scuole e persino recinti per animali sono costruiti su palafitte o piattaforme galleggianti, dove spesso l’unico mezzo di trasporto sono piccole barche. I villaggi più conosciuti sono Chong Khneas, Kompong Phluk, Kampong Khleang e Meychrey.
Mezzi di trasporto nei villaggi galleggianti!
5. I pittoreschi mercati
I mercati in Cambogia sono uno dei modi migliori per entrare in stretto contatto con la gente del posto, dove si possono fotografare in tutta tranquillità le interazioni tra venditori e compratori, e naturalmente l’enorme varietà di merci proposte.
Sorrisi al mercato
I miei mercati preferiti sono a Siem Reap (Psa Kraom e Psa Leu) e a Phnom Penh (Russian market e Psa Thmey), dove ormai dopo anni di visite conosco personalmente molti venditori.
Amici 🙂
Ogni mercato ha le sue caratteristiche e unicità, per questo non mi stanco mai di visitarli e fotografarli!
I colori dei mercati cambogiani
6. Le risaie, le campagne, i paesaggi e le attività rurali
Le lussureggianti campagne cambogiane tendono ad essere ignorate dai turisti, ma per noi appassionati di fotografia sono una delle tante cose imperdibili della Cambogia che meritano di essere visitate.
Nelle campagne
Risaie verdi sterminate, piantagioni di fiori di loto, villaggi rurali con le case tradizionali in legno, la proverbiale accoglienza e gli immancabili sorrisi.
Risaie, stagione delle piogge
Non mancano naturalmente i tramonti colorati con le palme in silhouette. Insomma, ce ne è sia per il fotografo di passaggio che per il fotografo di reportage o ritrattista, per conoscere la vera Cambogia in maniera intima e responsabile, lontano dalle folle di turisti.
Tramonto nelle campagne cambogiane
7. Battambang, le attività artigianali nelle campagne e i monasteri buddisti
Battambang è per dimensioni la seconda città della Cambogia, capoluogo della omonima provincia e al centro di alcune delle risaie più grandi di tutto il Paese. A sole poche ore di macchina da Siem Reap (o qualche ora in più via fiume) è un luogo piacevole e tranquillo da visitare che si è sviluppato sulla riva del fiume Sangker. Come in altre città Cambogiane l’architettura coloniale francese caratterizza molte case del centro storico, con alcuni edifici ancora in ottimo stato.
Nel forno di una fabbirca di mattoni
Da non perdere: il trenino di bambù per visitare il cuore delle campagne e i villaggi rurali, le attività di artigianato subito fuori città, alcuni dei monasteri buddisti più pittoreschi di tutto il Paese, le antiche case di legno costruite all’inizio del XX secolo.
Dall’intarsiatore dei Buddha di legno
8. Phnom Penh, il Mekong e la street photography
Phnom Penh, capitale della Cambogia e fulcro della vita cambogiana, divenne la capitale permanente nel 1866. Incantevole con la sua architettura coloniale francese, la città crebbe notevolmente all’inizio degli anni ’70 dell’Ottocento. Conosciuta all’inizio del 1900 come la Perla dell’Asia, la storia di Phnom Penh alla fine degli anni ’70 durante il regime dei Khmer Rossi è stata orribile. Tuttavia, la città è sopravvissuta, è fiorita ed è oggi uno dei principali motivi dell’attuale boom economico della Cambogia.
Sul lungo fiume di Phnom Penh
Ci sono molti posti da vedere durante la visita a Phnom Penh:
Il Palazzo Reale con la la Pagoda d’Argento e il complesso della Sala del Trono.
Wat Phnom, tempio buddista originariamente costruito nel 1372. Situato in posizione centrale, è la struttura più alta del suo genere in città.
Phnom Penh fu conquistata dai Khmer rossi, una fazione comunista, nell’aprile 1975. Saranno responsabili della tortura e del massacro di oltre un milione di cambogiani tra il 1975 e il 1979. I corpi furono scaricati in fosse poco profonde in tutto il paese, in seguito conosciute come The Killing Fields. Appena fuori Phnom Penh, nel 1989 è stato costruito un memoriale nazionale. Il Centro per il genocidio di Choeung Ek onora tutte le vittime. Il Museo del genocidio di Tuol Sleng (S21) si trova nel sito di un liceo trasformato in prigione di tortura da Pol Pot e dai Khmer rossi.
La cupola dello Psa Thmey, il mercato più grande a Phnom Penh
Per noi fotografi il discorso diventa interessante, soprattutto per gli appassionati di street photography e reportage: dai mercati in cui si vende di tutto, perfino parti di ricambio per auto e motorini, alle varie attività quotidiane che si svolgono per strada, dai venditori ambulanti ai parrucchieri…
Tramonto sul Mekong, barca di pescatori
Il Mekong è un’altra esperienza imperdibile: tra i fiumi più lunghi del Sud Est Asiatico incontra proprio a Phnom Penh altri due fiumi, il Tonle Sap e il Tonle Bassac. Prenoteremo una barca privata che ci porterà a fotografare un villaggio di pescatori.
9. La cucina Cambogiana e la cooking class
Il riso è l’alimento base della cucina cambogiana, presente in molte varietà e cucinato in modi diversi. Ad ogni pasto viene servito riso jasmine, riso integrale o riso bianco. In molti pasti cambogiani si possono trovare accenni di influenze cinesi, francesi e indiane, come evidenziato dall’uso di spaghetti di riso, baguette e curry.
I più avventurosi potrebbero voler provare qualcosa di più esotico come tarantole fritte e serpenti disponibili nei numerosi mercati in tutto il paese.
Attività nelle risaie
Durante alcuni dei miei photo tour in Cambogia spendiamo una mattina con uno chef diplomato che ci porterà in un mercato a scoprire e fotografare alcuni dei segreti della cucina Cambogiana, per spostarci poi al suo ristorante dove metteremo in pratica i suoi consigli cucinando alcuni piatti tradizionali, che saranno poi il nostro pranzo. Un’esperienza unica per entrare in contatto con la gente e la cultura locale!
Con la nostra guida Chef al mercato
10. Ottimo rapporto qualità prezzo
Sebbene sia famosa per attrarre i viaggiatori con un budget limitato, la Cambogia ha una vasta gamma di alloggi, dagli economici bed and breakfast agli hotel super lusso a 5 stelle, ad una frazione del prezzo che pagheresti nei paesi occidentali. Lo stesso si può dire dei ristoranti e della vita notturna, che offrono sempre un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Negli ultimi anni c’è stato un boom dell’industria del turismo e degli investimenti privati in Cambogia. Ciò ha portato a una continua innovazione di resort, hotel e boutique hotel che offrono comfort e servizi ai più alti livelli.