“La fotografia di viaggio responsabile mira ad avere un impatto positivo sulla popolazione locale. Vivremo esperienze uniche e indimenticabili, ma non dobbiamo mai dimenticare che siamo ospiti in Paesi con culture diverse e tradizioni a volte difficili da comprendere.”
Seguendo semplici suggerimenti etici saremo comunque in grado di ottenere gli scatti desiderati senza infrangere tabù culturali, senza danneggiare l’ambiente e il patrimonio artistico e senza mettere in pericolo le persone o la fauna selvatica.
Qui di seguito alcuni suggerimenti che ti aiuteranno a rendere la tua esperienza fotografica e di viaggio più gratificante, nel rispetto della cultura locale.
1- Informati sulla cultura che stai visitando prima di partire.
Prima di partire informati sul Paese che stai andando a visitare.
L’atteggiamento delle persone nei confronti della fotografia varia da Paese a Paese e a volte persino da regione a regione all’interno dello stesso Paese. E’ sempre bene informarsi prima della partenza per capire se la gente del posto si sente a suo agio o no di fronte alla macchina fotografica e per non infrangere eventuali tabù culturali.
Benedizione al monastero buddista
2. Interagisci con le persone prima di scattare una foto, rispetta la loro volontà e sii sicuro di te.
Quando sei coinvolto nella magia di un nuovo viaggio è facile dimenticarsi che per i residenti del posto è la loro vita quotidiana. Rispetta sempre la dignità e la privacy delle persone: ci sono situazioni in cui anche te non vorresti essere fotografato.
Tieni presente che se fotografi bambini devi avere il consenso dei loro genitori, compreso il loro permesso di esporre il tuo lavoro.
Prima di scattare cerca di coinvolgere i tuoi soggetti fotografici: costruendo questa connessione è probabile che si sentano più a loro agio e che sembrino più naturali quando scatti le foto in seguito.
Se ti trovi in un Paese di cui la lingua non è familiare, prova a imparare alcune semplici parole o frasi. Anche se la pronuncia non sarà corretta lo sforzo sarà apprezzato. Anche il linguaggio del corpo funziona bene: di solito un semplice gesto accompagnato da un sorriso è tutto ciò che ti serve per comunicare che desideri scattare una foto.
Se ti senti insicuro o a disagio riguardo all’ambiente in cui ti trovi o al fatto che stai scattando delle foto, è più probabile che le persone siano diffidenti nei tuoi confronti e anche questo si rifletterà nelle foto che scatterai.
Fare una foto di nascosto è sempre irrispettoso (di sicuro non vorresti che venisse fatto a te), ma in alcuni casi può essere anche contro la cultura locale. Ci sono alcune tribù che credono che la fotografia possa rubare la loro anima. Quindi, come regola generale, chiedi sempre. La lingua non è una barriera: mostra la tua macchina fotografica, sorridi e puntala, quasi tutti capiranno cosa intendi. A seconda del Paese in cui stai viaggiando alcune persone diranno di no, altre chiederanno soldi, ma la maggior parte sarà felice di posare per te.
Ospiti da una famiglia di contadini
3. Condividi il momento con le persone che l’hanno creato.
Le fotografie sono una cosa preziosa, sia per chi le prende che per chi le ha onorate. Dedicare del tempo a condividere la fotografia con la tua modella è un gesto che la maggior parte della gente del posto, specialmente nei paesi meno industrializzati, apprezzerà sinceramente. Anche nel mondo degli smartphone e delle fotocamere digitali economiche, c’è ancora chi non ha visto queste cose, almeno non con loro come soggetto. E se hai promesso a qualcuno di inviare una foto, dovresti sempre onorare la promessa.
Quando viaggi in paesi dove in pochi hanno il lusso di possedere una macchina fotografica, può essere eccitante e gratificante per il tuo soggetto, adulti e bambini allo stesso modo, vedere una foto di se stessi.
Le fotocamere Polaroid e le Fuj Instax in combinazione con le stampanti portatili consentono anche di distribuire foto occasionali mentre viaggi: un regalo prezioso per chi magari non ha mai avuto una foto stampata.
Al mercato
4. Rispetta i segnali, le tariffe e gli avvertimenti.
Quando viaggiamo in un paese straniero ignorare le regole potrebbe a volte sembrare più facile.
È molto importante rispettare i segnali che vietano le fotografie, poiché c’è senza dubbio uno motivo.
Se c’è una tassa per fotografare, questa va pagata. Probabilmente contribuisce al mantenimento di quello che stai fotografando.
Se c’è un avvertimento di non andare da qualche parte, sicuramente l’avviso è stato dato con una buona ragione e va rispettato, anche se ignorarlo potrebbe fornirti la prospettiva perfetta.
Nei siti archeologici per esempio i divieti di ingresso potrebbero indicare zone interessate a restauri, o sacre, o semplicemente pericolose.
Angkor da scoprire…
5. Come gestire la questione delle mance.
Molti di noi probabilmente si sono trovati in questa situazione: vedi una persona davvero interessante da fotografare, fai la cosa giusta e chiedi il suo consenso per poi sentirti dire che ti costerà dei soldi. cosa fai?
In generale, sconsiglio di pagare per le foto. Ci possono essere eccezioni naturalmente, ma il pagamento può causare diversi tipi di problematiche sociali: la falsificazione della cultura per guadagnare denaro (esempio i Sadu a Varanasi, ormai quasi tutti finti); l’incoraggiamento a chiedere l’elemosina e all’accattonaggio; l’alterazione del rapporto tra la gente del posto e i turisti (le interazioni tra le due parti perdono autenticità).
Soprattutto non dare mai soldi ai bambini, nemmeno dolci o giocattoli. Oltre a scoraggiarli dal frequentare la scuola, è solo eticamente sbagliato: si corre il rischio di indirizzarli verso una vita da adulti di accattonaggio o prostituzione.
Personalmente mi concedo delle eccezioni: ritornando più volte a fotografare alcune famiglie di artigiani, nei villaggi rurali e comunità di monaci nei monasteri buddisti, ed avendo ormai instaurato un rapporto di reciproca fiducia e rispetto, invito i miei clienti a lasciare delle piccole mance o ancora meglio a comprare piccoli oggetti da loro prodotti.
L’artigiano intarsiatore dei Buddha di legno, per esempio, ha praticamente arredato la mia casa! 🙂
L’intarsiatore dei Buddha di legno…
…e la sua famiglia
Dalla anziana signora, tappetini e cestini di vimini
6. Scatta la foto, ma non dimenticare di goderti il momento!
Le foto congelano e registrano un momento nel tempo che, presumibilmente, vorrai ricordare. Tuttavia, i ricordi vengono creati attraverso tutti i sensi, non solo le immagini. Quindi fai lo scatto che desideri, ma poi prenditi il tempo necessario per assaporare davvero ciò che stai vedendo e vivendo!
Incontri al villaggio rurale, Cambogia
Al luna park, Cambogia
Fotografare durante un viaggio in maniera responsabile a volte potrebbe significare perdere lo scatto che desideri. Ma se segui questi suggerimenti etici, otterrai tutti gli scatti di cui hai bisogno per ricordare l’esperienza, senza rompere i tabù culturali, danneggiare l’ambiente e i siti storici o mettere in pericolo le persone o la fauna selvatica.
Ricorda: trattare gli altri come vorresti essere trattato te è un principio che può essere applicato a tutto ciò che fai, compresa la fotografia.